A ridosso del quarto anniversario di quel magnitudo 6.5 nell’Alto Maceratese, su invito del Nucleo per la Tutela dei Beni Culturali dei Carabinieri, grazie alla collaborazione di Conero Bus e Contram s.p.a. le aziende del trasporto pubblico delle province di Ancona e di Macerata, con il Patrocinio del Comune sarà inaugurata a Camerino  – sabato 31 ottobre 2020 – la mostra fotografica: “Scherza coi fanti ma lascia stare i santi” .

L’esposizione fotografica degli scatti di Luca Maria Cristini sarà allestita all’interno di un bus d’epoca stazionato in piazza Dario Conti presso il Sottocorte Village dalle 9:00 alle 17:00 .

L’arte salvata dal terremoto sale sul bus: una mostra fotografica itinerante per non dimenticare. L’arte sepolta e poi salvata. L’arte che ha rischiato di scomparire per sempre tra le macerie del terremoto. L’arte che non dobbiamo dimenticare e che ora torna in mostra attraverso scatti fotografici che hanno immortalato il grande impatto emotivo del loro ritrovamento.

Una mostra itinerante in quattro tappe: esordio il 31 ottobre a Camerino, una delle città più colpite dal terremoto. Una data significativa, triste record dell’ondata sismica che ha investito il Centro Italia. La mostra si sposterà poi a Fabriano, Jesi e, infine, Ancona.

Luca Maria Cristini, architetto, nei giorni in cui la terra tremava, era responsabile dei beni culturali dell’Arcidiocesi di Camerino e San Severino. Ha lavorato a lungo, insieme ai volontari e ai “Monuments Men” dell’Arma per salvare più opere possibile dai luoghi di culto distrutti o a forte rischio di crollo. E mentre lavorava, fotografava per consegnare agli occhi della gente, di oggi e di domani, una testimonianza storica di luoghi ancora adesso, a quattro anni di distanza, dimenticati. “Ho scattato queste foto, senza alcuna velleità, con uno smartphone e, nel migliore dei casi, con una fotocamera amatoriale; tuttavia ognuna di queste sembra comunicarci un sentimento vivo. Queste statue, scendendo forzatamente dagli altari a cui sono consacrate, si animano fino a trasmettendoci sensazioni quali: paura, dolore, smarrimento. Ringrazio chi ha voluto allestire una mostra di questi miei lavori per ricordare il quarto triste anniversario degli eventi sismici, contribuendo a non dimenticare il nostro patrimonio di fede e arte”.

Il catalogo della mostra, edito da Hexagon, contiene contributi della giornalista Rai Maria Francesca Alfonsi e del critico fotografico Alberto Pellegrino, che vi scrive: ” Le fotografie raccolte in questo piccolo ma intenso volume sono la prova di come possa cambiare la vita e l’ambiente di una comunità a causa di un inaspettato e imprevedibile appuntamento con la Storia, quando un tragico evento naturale riesce a frantumare o addirittura a cancellare una memoria stratificatasi nei secoli e profondamente radicata nelle popolazioni.”

La mostra fotografica sarà ospitata all’interno di un bus storico. Per salire a bordo a visitare la mostra saranno necessari tutti gli accorgimenti di sicurezza per evitare contagi: ingresso uno alla volta, entrambe le porte aperte con percorso a senso unico (entrata e uscita), finestrini aperti per garantire il ricambio d’aria, gel per sanificare le mani, misurazione della temperatura e personale Conerobus/Contram a far osservare il distanziamento sociale e l’uso delle mascherine.